Caroli Goldoni Veneti huius ætatis præstantissimi Comædiarum Scriptoris Effigiem Ipsimet amoris ergo D.D.D. Marcus Pitteri.
Stampa antica di Marco Alvise Pitteri su un soggetto di Giovani Battista Piazzetta con il ritratto del veneto Carlo Goldoni, famossisimo scrittore di commedie (Caroli Goldoni Veneti huius ætatis præstantissimi Comædiarum Scriptoris Effigiem), nel secondo stato caratterizzato dalla sostituzione del berrettino, originariamente inciso, con una parrucca più consona ad un rispettabile uomo del mondo veneziano settecentesco.
In effetti, avendo il Pitteri dedicato ed inviato al Goldoni questo suo ritratto -D.D.D. ossia Dedit, Donavit, Dedicavit-, il celeberrimo commediografo in una lettera ringrazia, loda ed osserva “Bizzarra è l'invenzione del berrettino e de' naturali capelli […] L'intaglio poi è di tal valore che farà passare quest'altra opera sua fralle più stimate”. Alla luce di ciò, il Pitteri “cambiato parere cancellò dal rame il berrettino. Se ne sono fatte poche copie e perciò sono rarissime”.
Il bulino è nel più tipico stile del Pitteri quando, nel quinto decennio del settecento, egli affinando la propria tecnica riuscì ad interpretare i modelli del Piazzetta suo stretto amico con esiti di eccezionale vivacità e di sfolgorante orchestrazione chiaroscurale. In questo stesso periodo creativo si inseriscono altri tre grandi ritratti curati dal Pitteri: del Piazzetta, del Maffei e un autoritratto.
Il foglio si presenta rifilato alla battuta del rame, con tre minimi fori restaurati nel titolo di cui uno all'altezza della lettera E di “ergo” causandone la perdita; vi è una piccola macchia rotonda nell'inciso vicino all'angolo basso di sinistra. Per il resto si tratta di un ottimo esemplare con inchiostratura piena che esalta i giochi di luce. È visibile la filigrana.
Inseriamo i dettagli del volto del Goldoni e gli ingrandimenti della dedica "Caroli Goldoni Veneti huius ætatis præstantissimi Comædiarum Scriptoris Effigiem Ipsimet amoris ergo D.D.D. Marcus Pitteri.”: