N.° 29. Porto
Questa stampa antica con un porto fu incisa al mezzotinto da Richard Earlom con la consueta sua perizia, riprendendo un disegno di Claude Gellée detto le Lorrain relativo all'unica opera dipinta per un non identificato committente di Torino nel 1638.
L'incisione, inchiostrata in bruno, venne raccolta nel Liber Veritatis, migliore opera dell'Earlom, nella quale raggiunse il suo apice incisorio, e fu approntata “From the Original Drawing in the Collection of the Duke of Devonshire”, dove all'epoca il disegno era custodito.
Come consuetudine, i piani prospettici sono resi attraverso un inciso che si fa vieppiù leggero allontanandosi verso l'orizzonte e con giochi di luce che si insinuano, esaltando ora i manovali che lavorano a riva, ora i velieri ormeggiati nel porto. L'edificio inventato sulla sinistra chiude lo sguardo verso il mare e ne ricorda uno analogo presente in un'altra pittura del de Lorrain trasformata in stampa antica dall'Earlom nel Liber Veritatis.