senza titolo: Allegoria della Mansuetudine
Questa stampa antica raffigura l'Allegoria della Mansuetudine e fu incisa da Robert Strange, apprezzato artista inglese.
Il soggetto è un particolare di una pittura che Raffaello ideò per la Sala di Costantino negli appartamenti papali in Vaticano relativa a “San Clemente tra le figure della Moderazione e della Mansuetudine”; lo Strange era evidentemente stato colpito da questa figura femminile secondaria, posta in un angolo, osservata durante il suo viaggio in Italia durato tra il 1760 e il 1764, tanto da farne una incisione. Contrariamente a Raffaello, egli pone la donna in una stanza ampia con tanto di finestra che si apre sulla campagna; un piede è appoggiato su una pecora, animale mansueto per definizione, mentre l'espressione di un volto delicato e nobile si perde nel paesaggio.
L'acquaforte è conservata in maniera buona, malgrado il foglio porti i segni del tempo; in effetti i margini sono stati ridotti circa alla battuta del rame, tranne che per quello inferiore che ha perso il titolo originale “Comitas”, essendo rimasta solo la riga con l'indicazione di R. Strange quale incisore, con i suoi titoli accademici e la precisazione di aver fatto il disegno preparatorio nel 1761 e l'incisione nel 1765. Nel retro sono evidenti le pennellate di una antica applicazione su un supporto.