SPHÆRARUM ARTIFICIALIUM TYPICA REPRÆSENTATIO
- Epoca: 1716
- Misure: 60,5 x 52,3 il foglio
- Prezzo: 1100 euro
- Codice: (315)
Stampa antica di grandi dimensioni con la raffigurazione di una sfera armillare, sorretta da un elaborato stelo, affiancata da un elegante globo celeste e da uno terrestre. In alto risalta l'evidente titolo a caratteri cubitali “Sphærarum Artificialium typica repræsentatio” e la specifica “novissime adumbrata a Johanne Baptista Homanno Norimbergæ”.
La stampa antica è assai decorativa: ha una funzione introduttiva allo studio della geografia ed in particolare alla comprensione dei concetti di coordinate con i relativi legami al cielo; in effetti appare tra le primissime carte degli atlanti più importanti editi a Norimberga da Johann Baptist Homann ad iniziare dall'Atlas von Hundert Charten del 1712 e proseguire nel corposo Grosser Atlas del 1716 da cui deriva anche il nostro esemplare.
La sfera armillare è costruita con la linea dell'orizzonte che interseca il meridiano a 50° ossia la latitudine di Norimberga, come si specifica con “Sphæra Armillaris elevata supra Horizontem ad Latitudinem Noribergensem”, e mostra tutti i punti notevoli della Terra proiettati nel cielo così da averli ingranditi e poterli comprendere. Oltre all'orizzonte ed al meridiano come circoli maggiori sono indicati il coluro dei solstizi e quello degli equinozi, l'equatore e l'eclittica con la fascia dello zodiaco nel suo quarto primaverile con Ariete, Toro e Gemelli. Le due linee dei tropici e dei circoli polari appartengono ai circoli minori.
La piccola Terra al centro è attraversata dal suo asse di rotazione, da cui discende l'alternarsi giorno/notte, e dall'asse dello zodiaco, inclinato di 23°, legato alle stagioni.
La medesima inclinazione della Terra proposta nella sfera armillare viene adoperata nei due globi.
Nel globo celeste nell'ombra verso lo zenit si riconoscono le costellazioni del Leone, in posizione errata della Chioma di Berenice e verso l'orizzonte parte dell'Idra. Ben visibili nel cielo primaverile di Norimberga compaiono l'Orsa Maggiore, i Gemelli, il Cancro, mentre spuntano il cacciatore Orione, Auriga con la capra Amaltea, Perseo con la spada e la regina Cassiopea in trono.
Il globo terrestre è ruotato così da avere l'oceano Indiano tra Arabia ed India rivolto all'osservatore il quale può abbracciare con lo sguardo la grande parte di quello che era storicamente il Mondo antico.
Le tre sfere artificiali sono sorrette da magnifiche gambe in stile barocco con telamoni e zampa di leone per il due globi, mentre la sfera armillare ha una base con teste d'angelo. Il fine didattico delle “Sphærarum Artificialium” viene in parte offuscato dalla bellezza ed eleganza estetica che ne fa preziosi oggetti d'arredo più che di studio.
Questa stampa antica intitolata “Sphærarum Artificialium typica repræsentatio” di Johann Baptist Homann è resa ancor più preziosa dalla coloritura strettamente dell'epoca che utilizza il giallo, il verde ed il rosa, tipici pigmenti che possiamo trovare nei lavori cartografici dell'Homann e di tutti i colleghi di area tedesca.
Conservazione molto buona; margini sufficienti ed equilibrati, in quello superiore sono presenti due molto brevi lacerazioni che coinvolgono solo il bordo bianco; la piega editoriale presenta nel retro un sostegno nella sua parte mediana.
Data la somiglianza, è possibile che per disegnare la “Sphærarum Artificialium typica repræsentatio” l'Homann si sia avvalso della analoga, ma più piccola, carta celeste del De Fer del 1705 dandole quella bellezza e sontuosità non presenti nel lavoro del francese; certamente, invece, fu copiato totalmente dall'allievo Matthäus Seutter nella sua stampa antica intitolata “Sphæræ Artificiales Sÿnoptica Idea delineatæ et propositæ”.
Inseriamo due ingrandimenti della “Sphærarum Artificialium typica repræsentatio” di Johann Baptist Homann: