TABLEAU ANALYTIQUE
- Epoca: 1818
- Misure: 63,9 x 50,6 il foglio
- Prezzo: 300 euro
- Codice: (287)
Grande e fastosa stampa antica di astronomia, summa delle conoscenze del primissimo ottocento.
Risaltano negli angoli superiori le rappresentazioni del globo celeste e del globo terrestre, mentre più al centro appaiono le sfere armillari con la teoria cosmologica di Copernico ed in basso quella di Tolomeo. Lo stesso sistema di Copernico assieme all'ipotesi di Ticho Brahe, che alla fine del cinquecento conobbe una certa fortuna, sono delineati in piano in posizione centrale. Nel basso si illustrano i concetti di sfera dritta e sfera parallela assieme alle fasi della Luna e alla posizione reciproca di Terra, Sole e Luna nelle eclissi di Luna e di Sole.
Ogni angolo libero viene riempito con le magnificamente fantasiose raffigurazioni dei pianeti tra i quali appare anche Herschel, primo nome che fu dato ad Urano in onore del suo scopritore, Pallade, Cerere, Giunone e Vesta, questi ultimi individuati ai primissimi del XIX secolo, quindi classificati tutti tra i pianeti e non ancora tra gli asteroidi.
Ogni rappresentazione è accompagnata da un testo di descrizione con qualche notazione storica che affianca la parte più scientifica ed astronomica.
Nell'angolo basso è indicato il titolo “TABLEAU ANALYTIQUE des différentes positions de la Sphère, des différens systèmes, des révolutions et des distances des Planètes, &c.” e l'editore C. F. Delamarche.
Charles François Delamarche era l'erede e prosecutore del lavoro di Didier Robert de Vaugondy, nel XVIII secolo il più rilevante cartografo alla corte di Luigi XVI; insieme al figlio Felix Delamarche sarà il più attivo stampatore di opere cartografiche. In effetti questa stampa antica di astronomia funge da introduzione nell'Atlas de la Gèographie ancienne et moderne, grande successo dei Delamarche, atlante più volte riproposto, sempre aggiornato, nei primi decenni dell'ottocento.
Essendo il foglio ben più ampio dell'opera di appartenenza, presenta le necessarie pieghe editoriali, lungo una delle quali all'altezza del “Système de Copernic” vi sono due mancanze di carta abbastanza ben camuffate da un antico restauro. Altre due assenza di piccola entità sono presenti all'interno de “La Lune” e nel testo descrittivo di “Jupiter”. Infine, la normale mancanza di parte del bordo bianco sinistro, previsto per facilitare la chiusura del foglio nell'atlante, è stata integrata, completando il margine bianco.
I quattro fori sono difetti assolutamente trascurabili e che non inficiano la bellezza ed importanza di questa stampa antica di astronomia pubblicata da Delamarche ai primi dell'ottocento.
Inseriamo gli ingrandimenti delle due metà dell'imponente "Tableau Analytique" di Charles François Delamarche: