Vendita carte geografiche antiche
La vendita di carte geografiche antiche costituisce per la nostra ditta Furlanetto Stampe Antiche una sezione ben articolata nell'attività di vendita di stampe antiche.
In particolare essa concerne tutta la cartografia antica italiana ed estera, comprendente le produzioni di carte geografiche antiche dalla prima metà del cinquecento, al seicento, al settecento per arrivare alle carte geografiche antiche della fine dell'ottocento.
L'eperienza insegna come spesso la clientela nei suoi primi acquisti si indirizzi verso le mappe dove possa ritrovare i luohi noti; in un secondo momento ricerchi quel materiale più datato nel quale con fascino si combina maggiormente l'aspetto scientifico con quello artistico, anzi forse predomina questo su quello.
Va da sè che per noi la vendita di carte geografiche antiche del cinque-seicento dà la percezione di raccontare di documenti cartacei pregni di valenze culturali sovente lontane dalla sensibilità moderna, quindi di interloquire con una clientela dotata di una più alta sensibilità.
Vendita carte geografiche antiche ottocentesche
Tuttavia da alcuni tempi la vendita di carte geografiche antiche vede la crescita di interesse per le vastissime realizzazioni del XIX secolo. Le motivazioni sono svariate, ma una su tutte crediamo sia da segnalare. Il collezionista ha la tendenza a snobbare l'ottocento. Lo dimostrano i libri, scritti proprio da queste pazienti persone quando sentono la maturità del loro percorso collezionistico, i quali spesso concludono l'esposizione con l'arrivo di Napoleone in Italia.
Nell'ambito della stampa antica una raccolta può giungere ad un punto di stallo, ossia quando dopo molti anni di attento accumulo e studio si fatica a trovare qualcosa di mancante. Ecco allora che per soddisfare l'intima esigenza di crescere ancora, ci si allarga in quel mare ancora molto da catalogare rappresentato dalle carte geografiche dell'ottocento.
Questa è la motivazione principale che giustifica nella vendita di carte geografiche antiche l'accresciuto interesse per un secolo che sovente offre poco al lato decorativo-allegorico e molto alla scientificità moderna nel delineare il territorio.
Un esempio può essere preso dalle montagne. Dalle loro raffigurazioni con piglio più o meno artistico attraverso i così detti "coni di talpa", si giunge proprio all'inizio del secolo della Restaurazione a disegnare in modo moderno valli e monti, non più collocati casualmente ad indicare la presenza di rilievi, ma mostrati secondo la loro reale struttura.