Mappe antiche

"Mappe antiche" così si intitola uno splendido libro di alcuni anni fa scritto da Tony Campbell. Vi si illustrano alcune mappe antiche, approfondendo aspetti che concernono la cartografia, la geografia, la storia, la storia dell'arte, la politica.

Le mappe antiche, infatti, sono anche la rappresentazione di un territorio, ma filtrato ed arricchito attraverso gli occhi dei loro autori. A volte devono dimostrare qualcosa anche a costo di celare alcune verità, di solito hanno poco di scientifico come noi oggi lo intendiamo, sempre sono figlie dell'epoca nella quale sono nate.

Le mappe antiche sono fortunatamente il cuore della vendita di stampe antiche per la nostra trentennale ditta Furlanetto Stampe Antiche, che ha iniziato a commerciare affascinata dalla bella veste artistica di cui sono adorne assai spesso le mappe antiche.

Le grandissime distanze e i tempi conseguentemente dilatati affinché le notizie potessero arrivare, magari contraddittorie tra loro o, peggio ancora, contraddittorie con il sapere trasmesso dai Classici, obbligavano i cartografi a piroettare vorticosamente tra scienza ed arte, tra sapere ed immaginazione, realtà e congettura. In equilibrio con i gusti della clientela che desiderava vedere, ma anche sognare: vedere nelle vignette animali esotici, ma sognare che fossero orripilanti; vedere mappe antiche cariche di vascelli guidati da leggendari navigatori che a guisa di eroi affrontano mari punteggiati da perigliosi mostri della mitologia marina.

E' nel sedicesimo e diciassettesimo secolo che tali aspetti hanno avuto grande spazio, poi come un fanciullo che cresciuto comincia a dubitare, anche l'Uomo ha pian piano perso la magia del decoro e del fantasioso, anzi con l'Illuminismo ha scelto di lasciare in bianco l'ignoto, convinto che la razionalità dovesse avere il sopravvento. Poi con l'ottocento anche le ampollose ed adulatorie dediche a regnanti e nobili sono venute meno dalle mappe antiche aprendo la strada agli atlanti d'oggi scientificamente necessari, ma che non saranno mai destinati a decorare le pareti delle case moderne, cosa che avvenne al contrario per le carte geografiche ora dette antiche quando, appena pubblicate, si definivano moderne.