La carta per le stampe antiche
La carta e le stampe antiche formano un tutt'uno. Quando ci si trovi davanti ad una stampa antica di cui non si abbiano informazioni, l'analisi della carta è il primo passo, principalmente se si voglia stabilire una datazione; dunque, la cognizione della maniera di fabbricare la carta antica si rivela utile ad approfondire la conoscenza delle stampe antiche.
Nella realizzazione di un buon foglio di carta antica per secoli si è adoperata la cellulosa ricavata da stracci macerati di canapa, di lino e, in misura minore, di cotone raccolti da cenciai e straccivendoli, persone la cui attività divenne lucrativa e senza la quale oggi non parleremmo di stampe antiche.
La loro incessante attività di raccolta, pulizia e suddivisione delle pezze di tessuto secondo materiali e colori divenne tanto strategica da venire tutelata da opportune leggi per evitare gli abusi e limitare il contrabbando.
Gli studi hanno evidenziato le difficoltà sempre crescenti nel reperire i panni di colore bianco, materia prima della carta per stampe antiche, principalmente a partire dalla fine del XVII secolo, cosa che obbligò i cartai ad abbassare le pretese di qualità per mantenere alta la produzione.
Il procedimento per la fabbricazione della carta prevedeva che gli stracci, una volta lavati, sgrassati ed opportunamente ridotti, venissero lasciati fermentare in grosse vasche piene d'acqua anche per alcuni mesi.
Successivamente, sempre restando ammollo, essi erano triturati da magli che ne schiacciavano le fibre senza spezzarle fino ad ottenere una poltiglia compatta ed omogenea di quelli che prima erano scarti di vesti, lenzuola, tende, vele ed ogni altro manufatto in tessuto.
In un secondo tempo se ne prelevava tramite un setaccio rettangolare chiamato forma, costituito da un reticolo fitto e sottile in rame od ottone, una parte che spianata a mano con movimenti regolari al fine di distribuire con uniformità il tritume e consentire lo scolo dell'acqua si apprestava a divenire i futuri fogli di carta.
Dopo questa prima e sommaria asciugatura nella forma, si procedeva impilando i fogli uno sull'altro, interponendo tra loro un feltro in lana, fino ad ottenere una pila pronta per essere pressata più volte in modo da eliminare tutta l'acqua ancora presente.
I fogli di carta ottenuti venivano appesi su corde fatte da crini di cavallo ricoperti di cera d'ape per una asciugatura completa anche dell'umidità.
L'ultimo passaggio era la collatura, ossia la stesura a pennello di gelatina animale col fine di dare alla carta per stampe antiche più resistenza e renderla impermeabile agli inchiostri tipografici diminuendone la porosità, causa di un effetto assorbente.
Pur rimanendo per secoli questa la trafila necessaria ad ottenere un foglio di carta antica, vi furono alcune scoperte ed innovazioni che segnarono una trasformazione nella carta per stampe antiche.