logo
  • Slide Home 1

Bartolomeo Borghi

Bartolomeo Borghi è stato un geografo e cartografo di altissime capacità.
Nato nel 1750 sulle sponde del lago Trasimeno, Bartolomeo Borghi intraprese la carriera sacerdotale, prendendo gli ordini nel 1774 ed espletando il suo mandato fino all'età di 59 anni tra la diocesi di Perugia e quella di Cortona. Malgrado il suo ruolo in seno alla Chiesa, il Borghi si rivelò sensibile alla modernità costituita dalle idee illuministe, tanto da trovarsi talvolta in scontro con i suoi superiori.

Ma più che le sorti delle anime, egli era sensibile agli studi storico-geografici, tanto da poter contare al suo attivo alcune commesse da parte di Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana, relative ad elaborati sui suoi territori, fatto che dimostra la grande stima di cui il prelato godeva.

Certamente, prima con il sovrano, quindi con suo figlio Ferdinando III, il clerico dovette trovare un'immediata intesa, facilitata dalle idee illuminate dei regnanti che ben si sposavano con quelle di un uomo dal pratico ingegno quale era Bartolomeo Borghi.

frontespizio
Con l'arrivo di Napoleone e la successiva soppressione del Granducato di Toscana, il Borghi ebbe l'occasione dal 1809 di mettere a disposizione del nuovo governo le sue conoscenze, ottenendo gli incarichi più diversi, ma abbandonando in tal modo il proprio dovere pastorale.



Con la caduta definitiva di Napoleone e la restaurazione della vecchia realtà del Granducato nell'autunno del 1814, Bartolomeo Borghi si trovò suo malgrado seduto sul banco degli accusati per “collaborazionismo”, ossia per aver lavorato alle dipendenze dell'invasore anticlericale francese, invece di avversarlo dal pulpito della sua chiesa. Tradotto a Roma, fu condannato al carcere, ma Ferdinando III, che tornato sul trono pensò più ai progetti che alle vendette, lo volle ancora con sé.
Perorò ed ottenne che la prigione fosse trasformata in esilio, sicché il Borghi rientrò a Firenze, magari per agevolare le opere pubbliche che divennero il fulcro dell'attività di politica interna del Granduca.

Lavoro cartografico di Bartolomeo Borghi

È in questi anni di esilio che si colloca il lavoro cartografico che diede notorietà tra i posteri a Bartolomeo Borghi.

Egli aveva precedentemente già fornito ad Antonio Zatta il materiale per delineare la carta geografica de Il Gran Ducato di Toscana inserita nel terzo volume del Atlante novissimo del 1782 e soprattutto aveva contribuito all'Atlante Geografico degli Stati italiani, edito a Siena dai Pazzini Carli -il padre Vincenzo, con i due figli Giuseppe e Giovanni- nel 1788, attraverso i disegni delle 107 carte geografiche che compongono l'opera.

luigiana nel nord america
Nel 1819 Bartolomeo Borghi fece stampare a Firenze il suo Atlante di Geografia Universale dell' Ab. Bartolommeo Borghi nel quale dimostrò compiutamente la propria perizia.

Il corposo volume conta ben 124 carte geografiche, almeno nella prima edizione, attentamente aggiornate secondo i mutamenti post Congresso di Vienna e sorprendentemente precise anche per quanto concerne territori remoti, come quelli nord americani.

Le lastre portano le firme di Agostino Costa, Studio Giarre -Gaetano e suo figlio Raimondo Giarrè- e G. Poggiali quali incisori.


Le mappe sono di ottima leggibilità, concentrandosi sulle zone di stretto interesse e lasciando in bianco tutti i territori confinanti, secondo la pratica adottata anche dallo Zatta. Le montagne sono ancora arcaicamente mostrate con file di monticelli prive di slancio, che si infilano nelle diramazioni dei fiumi.
Le città non hanno simboli figurativi, ma semplici cerchi uniti dalle strade principali. In un angolo della mappa è sempre posto il titolo della carta, che si completa con una coloritura dei soli confini. Di solito i fogli hanno buoni margini.

L'atlante di Bartolomeo Borghi contò alcune edizioni, l'ultima delle quali da noi rintracciata è la quarta del 1835 edita sempre a Firenze, ma a cura di Vincenzo Batelli e figli.
Il Borghi si spense nel 1821 nel capoluogo del Granducato.

Stampe Antiche

di Davide Biffis

Abbiamo intrapreso l’attività nel 1981 dapprima dedicandoci alle stampe antiche di Maestri, quindi rivolgendoci alla cartografia e vedutistica italiana e alle stampe antiche decorative. Partecipiamo alle più conosciute mostre di antiquariato del nord Italia, affiancate dal 2012 dall’attività di vendita online tramite questo sito.

Contatti

WhatsApp: 347 019 30 06
Indirizzo: via Alemagna, 13 - 31030 - Carbonera (TV)

Appuntamenti

Da sabato 20 fino a domenica 28 aprile saremo presenti alla manifestazione d'antiquariato di Assisi. Ogni approfondimento è rimandato alla nostra pagina dedicata ad AMAB Assisi Mostra Arte Antiquariato Bastia Umbra 2024.

assisi antiquariato 2023

Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Navigando questo sito sei d'accordo con l'utilizzo degli stessi. Maggiori informazioni. OK